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Movimenti satanici

2 partecipanti

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1Movimenti satanici Empty Movimenti satanici Mer Mag 06, 2009 11:39 pm

rayondelapleinelune

rayondelapleinelune
MODERATORE
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Secondo alcuni, il satanismo non può considerarsi una religione in senso proprio poiché nella sua essenza non potrebbe esistere se non come negazione del cristianesimo. I tentativi di far risalire la sua esistenza all'adorazione di un Dio caprino (Pan) e/o fallico si sono dimostrati storiograficamente inconsistenti, anche se certi attributi del Demonio, specie nella sua rappresentazione caprina, sono mutuati direttamente dal Dio Pan. Comunque, alcuni studiosi di fama, come l'antropologa culturale specialista in materia Cecilia Gatto Trocchi e il sociologo delle religioni Massimo Introvigne nella sua Enciclopedia delle religioni in Italia confermano la presenza, all'interno della pletora dei gruppi satanici, di sette luciferine, nelle quali :

« forme di satanismo sfumano sia nella stregoneria che nel neopaganesimo, il quale sottolinea che i diavoli dell'inferno cristiano altro non sono che le antiche divinità pagane degradate »
(C.Gatto Trocchi, Le sette in Italia)

2Movimenti satanici Empty La Loggia Nera e 666 Realtà Satanica Mer Mag 06, 2009 11:45 pm

rayondelapleinelune

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Il satanismo più diffuso (e pericoloso) in Italia è quello dei gruppi “acidi” del satanismo giovanile o fai-da-te. Un cenno meritano tuttavia due gruppi “organizzati” che hanno avuto un certo rilievo in anni passati, la Loggia Nera e 666 Realtà Satanica.

La Loggia Nera

URL: http://users.iol.it/gianbu/rcr/pagina.htm

Questo gruppo dell’ambiente satanista romano, di dimensioni peraltro piccolissime, si era fatto conoscere tramite una presenza sulla rivista di controcultura Torazine nonché in Internet sul Foro Romano Digitale del Comune di Roma, con una pagina anticattolica che proponeva una “via satanica alla conoscenza”. Sostenendo che “il corpo di Satana è composto dall’erotizzazione latente degli esseri umani”, il manifesto, che citava Anton Szandor LaVey (1930-1997) come “papa nero” e Aleister Crowley (1875-1947), inneggiava alla sodomia e alla masturbazione, e concludeva spiegando che, grazie alla via satanica, “gli odori-sapori-umori dei nostri corpi diverranno macchine da guerra tese alla dissoluzione della cultura cristiana attraverso la vera santificazione senza tempo: il godimento”. Dopo la denuncia del Telefono Arcobaleno di don Fortunato Di Noto, nel 1998 il Comune ha chiuso l’intero Foro Romano Digitale; come sempre avviene in questi casi, ambienti libertari hanno protestato per la “censura” e la pagina è disponibile in mirror all’URL citato.

666 Realtà Satanica

(i membri si ritrovano a Milano in case private o presso negozi di articoli magici)

Il movimento 666 Realtà Satanica è stato fondato da Filippo Scerba, noto anche come Principe Demus, o Conte Ophiel. Gli adepti sono una quarantina. La formazione di Scerba avviene nella Wicca luciferiana (una variante della Wicca diffusa soprattutto in Francia, e ripudiata in genere dalla Wicca di lingua inglese) e attraverso contatti con la Chiesa di Satana di Anton Szandor LaVey (1930-1997). Non mancano, peraltro, spunti originali. Satana è considerato figlio di Dio e fratello di Gesù Cristo. La Terra è considerata un pianeta di livello non particolarmente elevato, dove tutto nasce, cresce e muore (Scerba crede però nella reincarnazione). In questa situazione, le massime di LaVey relative al prevalere dei forti sui deboli diventano un principio basilare. Il satanismo di Scerba non è però puramente razionalista, in quanto nel suo sistema trovano posto diversi demoni ed entità.

La ritualità è eclettica, e sembra derivare da una pluralità di fonti diverse. Fra i riti ci sono quello della mano del morto, il rito del bue (o della capra), il rito del palo. Il primo consiste nello scoperchiare la tomba, tagliare la mano del cadavere, e coricarsi nella bara che rimane chiusa per un breve periodo di tempo. Il secondo è il sacrificio di un animale, in genere all’aperto. L’animale è squartato dopo essere stato legato a quattro alberi, che corrispondono rispettivamente a Lucifero, Satana, Leviathan e Belial. Il sacerdote immerge quindi l’adepto nelle viscere dell’animale. Quanto al rito del palo, si tratta di una pratica di magia eterosessuale.

666 Realtà Satanica rimane un gruppo piuttosto piccolo, ma ha cercato di recente anche qualche contatto con la stampa.

B.: La ritualità del movimento si basa su manoscritti non divulgati all’esterno.

fonte: http://www.cesnur.org

3Movimenti satanici Empty Le Chiese di Satana a Torino Mer Mag 06, 2009 11:47 pm

rayondelapleinelune

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La mitologia secondo cui Torino sarebbe la “città di Satana” e farebbe parte di “triangoli magici” (con altre due città identificate di volta in volta in modo diverso) non è di origine antica ma risale agli anni 1968-1972. Come è stato rivelato nel 1988, la leggenda urbana secondo cui quarantamila satanisti sarebbero presenti a Torino è stata creata in quegli anni da un gruppo di buontemponi, membri dell’attiva goliardia dell’ateneo torinese e guidati da Gianluigi Marianini (1918-2009), che riuscirono ad accreditare la notizia – totalmente fantastica – su Stampa Sera, grazie alla complicità (come lo stesso giornalista ha rivelato nel 2004 nel libro scritto con Aldo Cazzullo Il mistero di Torino. Due ipotesi su una capitale incompresa, Mondadori, Milano 2004, pp. 226-227) di Vittorio Messori, allora giovane giornalista del quotidiano torinese e ben lieto di partecipare a una burla così ben riuscita divertendosi “– non da solo, ma in combutta con qualche collega o qualche conoscitore o adepto del giro – a lanciare presunte notizie o sparare cifre che nessuno era in grado né di smentire né di confermare”, che del resto “venivano incontro al bisogno così umano di stupirsi, di sognare, di fantasticare” e costituivano perfino “un antidoto all’ossessivo, luttuoso notiziario politico in quei tempi di terrorismo” (ibid.).

Buontemponi e goliardi potevano peraltro contare su un precedente storico. Nel periodo 1850-1870 il governo risorgimentale piemontese si mostrava straordinariamente tollerante con tutte le forme di religiosità non cattolica o anti-cattolica, che riteneva strumentalmente utili alla sua polemica contro la Chiesa di Roma. In quegli anni il Piemonte – e Torino in particolare – vedono, di conseguenza, una tolleranza unica in Europa verso movimenti religiosi e magici di frangia, spiritisti, occultisti. Benché non sia provata la presenza a Torino neppure di un solo satanista nel senso stretto del termine, le voci abbondano e la presenza pubblica, anzi ostentata, di occultisti e maghi che organizzano provocazioni anti-cattoliche crea nella letteratura anti-piemontese e anti-risorgimentale la fama di “città del Diavolo” attribuita a Torino. Dopo la presa di Roma nel 1870, le ragioni strumentali della tolleranza piemontese verso i maghi più o meno sulfurei vengono meno, e nel 1890 – con il cosiddetto “processo delle sonnambule” – la polizia e la magistratura torinese danno un chiaro segnale che i tempi d’oro per la libera pratica delle “arti oscure” a Torino sono finiti.

La leggenda, però, continua. Nel 1968 Torino è una città-laboratorio della contestazione operaia e studentesca, segnata dalla presenza nello stesso tempo di forme anticlericali (spesso, ancora, di carattere goliardico) e di una attiva massoneria “di frangia”, ripudiata dalle obbedienze massoniche maggioritarie e interessata all’occultismo e alla magia sessuale. È in questi ambienti che le notizie giornalistiche sull’esistenza di satanisti in California e altrove suscitano una certa curiosità. Un primo gruppo di persone – che gravitano, appunto, nell’ambiente delle massonerie “di frangia” occultiste – si indirizza alla Chiesa di Satana californiana (che conserva nei suoi archivi traccia di questi contatti piemontesi, fra il 1968 e il 1970). Su questa base nasce una “Chiesa di Satana” di Torino, che raccoglie discretamente alla fine degli anni 1960 e all’inizio degli anni 1970 un numero di aderenti che certamente non supera mai il centinaio.

Giacché alcuni di costoro si rendono conto del carattere “razionalista” degli insegnamenti del fondatore della Chiesa di Satana californiana, Anton Szandor LaVey (1930-1997), nasce l’idea di rivolgersi altrove alla ricerca di un “vero” satanismo. Le origini della seconda formazione denominata a Torino “Chiesa di Satana”, più strettamente “occultista”, sono così strane da poter essere considerate paradossali. Un romanziere e folklorista francese, Claude Seignolle (nato nel 1917), aveva pubblicato diversi libri raccogliendo tradizioni popolari sul Diavolo, di cui uno dal titolo promettente, Les Evangiles du Diable (Maisonneuve & Larose, Parigi 1963). Personaggio curioso, Seignolle si è sempre divertito a presentarsi come un mago di campagna capitato quasi per caso a Parigi, e a lasciare circolare voci che lo dipingono come detentore di segreti esoterici (benché il suo interesse per il folklore demoniaco muova da studi effettuati sotto la guida di etnologi accademici). Avvicinato nel 1969 da torinesi che cercano un’iniziazione satanista più genuina di quelle che LaVey vende per corrispondenza, Seignolle li benedice e li incoraggia, fra il serio e il faceto. È sufficiente perché tornino a Torino convinti di avere ricevuto una “vera” iniziazione a una tradizione trasmessa di padre in figlio, il che determina uno scisma nel piccolo mondo dei satanisti torinesi. I riti sono simili – benché il gruppo scismatico, stagione permettendo, preferisca praticarli all’aria aperta – ma il significato diventa diverso.

Né la prima né la seconda “Chiesa di Satana” – per quanto si siano divertite a confermare le false statistiche di origine goliardica – ha mai svolto forme organizzate di proselitismo, reclutando occasionalmente nuovi adepti solo sulla base di contatti personali. Non hanno mai avuto sedi, costituito associazioni o pubblicato giornali. Cosa più unica che rara nel mondo del satanismo, hanno saputo resistere per trent’anni alla tentazione di parlare con i giornalisti. Questi ultimi, sbarcati a Torino alla ricerca delle presunte migliaia di satanisti, si sono sempre dovuti ridurre a fotografare graffiti che derivano piuttosto da gruppi giovanili del satanismo “acido”, o a intervistare figure di satanisti “culturali” o di presunti fiancheggiatori del satanismo – come il pittore Lorenzo Alessandri (1927-2000), esponente della massoneria torinese e fondatore dei gruppi di “surrealismo magico” Soffitta Macabra e Surfanta (da “surrealismo” e “fantasia”), che in realtà si è sempre accostato al mondo del satanismo da osservatore esterno alla ricerca di temi e suggestioni per la sua attività artistica – che non hanno mai fatto parte né dell’una né dell’altra Chiesa di Satana.

Proprio l’assenza di contatti con i giornalisti ha permesso ai due gruppi torinesi di sopravvivere, impresa resa più facile dal fatto che entrambi hanno continuato a contare i loro aderenti nell’ordine delle decine. Negli ultimi anni la pubblicità negativa relativa ai Bambini di Satana sembra avere consigliato una ulteriore riduzione delle attività. La Chiesa di Satana originariamente collegata alla California è “in sonno” dal 1997 (il che non esclude che i pochi membri superstiti si ritrovino occasionalmente per cerimonie e rituali). Una nuova iniziativa che si dichiara collegata alla Chiesa di San Francisco, promossa da un commerciante torinese, ha aperto un sito Internet e una casella postale (c/o Sir. Paolo,Casella Postale 2210, 10151 Torino), ma rimane per ora una realtà di piccole dimensioni senza contatti con organizzazioni torinesi più antiche. Dal canto suo, la Chiesa di Satana più “occultista”, peraltro ridotta a poche unità, continua a celebrare un rito annuale estivo all’aperto in una zona a Ovest di Torino.

B.: M. Introvigne, Il ritorno della magia (seconda edizione di La sfida magica [1995]), Ancora, Milano 1998; Idem, Indagine sul satanismo. Satanisti e anti-satanisti dal Seicento ai nostri giorni, Mondadori, Milano 1994; Filippo Barbano, Diavolo, diavoli. Torino e altrove, Bompiani, Milano 1988.

fonte: http://www.cesnur.org/religioni_italia/s/satanismo_02.html

4Movimenti satanici Empty I Bambini di Satana Mer Mag 06, 2009 11:49 pm

rayondelapleinelune

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Le origini dei Bambini di Satana (un tempo chiamati anche Bambini di Satana Luciferiani) risalgono ai primi anni 1980. Marco Dimitri, nato a Bologna il 13 febbraio 1963, frequenta nei suoi primi anni giovanili la Fratellanza Cosmica, culto ufologico che si trova alle origini del successivo culto dei dischi volanti “cristianeggiante” di Giorgio Bongiovanni Nonsiamosoli. All’epoca, la Fratellanza Cosmica è guidata a Bologna dal seguace di Aleister Crowley (1875-1947) “luciferiano” Roberto Negrini. Dimitri abbandona la Fratellanza Cosmica a quattordici anni, ma continua a leggere Crowley, da cui è ampiamente influenzato. Nel 1982 si dichiara satanista “di stile pagano”, fonda i Bambini di Satana e inizia a organizzare rituali nella provincia di Forlì, fra Rimini e Riccione, nel Pesarese e intorno a Bologna. Il gruppo celebra i suoi rituali in vecchi casolari diroccati e boschi. Successivamente si dota di un tempio a Bologna con tende nere, maschere diaboliche, teschi e statue del Diavolo (un contesto che Dimitri definisce “iconografico”).

Il nome, Bambini di Satana, è riferito sia al “bambino interiore” ovvero “a quella creazione propria la cui struttura è originata nell’Opera Magica gestita dalla Volontà”, sia alla purezza di un satanismo originario inquinato da successive influenze spurie e che solo “eterni bambini” possono riscoprire. Le attività comprendono rituali di evocazione, in cui non mancano elementi tantrici e di magia sessuale e “tutti hanno rapporti con tutti, anche di tipo omosessuale”, e attività rivolte al pubblico. L’iniziazione avviene tracciando il numero 666 con il sangue del fondatore Dimitri – che si fa chiamare “la Grande Bestia 666” – sulla fronte dell’iniziato o dell’iniziata, che riceve così “il marchio della Bestia”. Il novizio deve sottoscrivere un patto scritto di proprio pugno, e firmato con il proprio sangue, tramite il quale proclama fedeltà all’opera magica e si proclama Satana, dio di se stesso: “Giuro di essere fedele all’Opera dei Bambini di Satana e a Satana stesso, inteso come me stesso eretto nella mia natura, nel mio ego divino. Giuro lealtà nel mio operare, nel proseguire per esso, alla mia forma di iniziazione. Sigillando la mia firma con una goccia nel mio sangue, io mi proclamo Satana”.

I Bambini di Satana – colpiti da successive polemiche – insistono sul fatto che l’affiliazione è “completamente gratuita”; solo “la tessera di appartenenza ha invece un prezzo, a scadenza annuale”; inoltre “è graficamente perfetta, con stemma e caratteri germanici in oro su campo nero. Solo mostrando questa si può accedere a rituali speciali”. “Per quanto possa sembrare strano”, aggiungono i Bambini di Satana, “un giuramento magico sancito con il proprio sangue non può essere infranto. Nemmeno se è arso o strappato il foglio sul quale lo si è scritto. Un tale giuramento è come una via senza uscita: non si può tornare indietro”. I Bambini di Satana offrono una gamma completa di servizi ai loro adepti, distinti in quattordici diverse categorie di rituali. Tra questi ci sono matrimoni eterosessuali e omosessuali, e anche a tre (qualunque sia il sesso) e incestuosi (“qualsiasi grado di parentela e sesso”). Per i cattolici e gli aderenti ad altre religioni c’è una “cerimonia di annullamento di riti battesimali di qualsiasi culto”.

Del resto, secondo Dimitri, “Satana è denaro, arte e orgasmo, musica, lesbismo e tradimento”. In alcuni testi dei Bambini di Satana appare un elenco di nomi di demoni, non privo di elementi originali ma analogo a numerosi altri pubblicati in “manuali” che circolano in Italia e all’estero. Vi è però un’altra parte – più specifica del movimento – in cui Dimitri e collaboratori descrivono le ragioni e i rituali della loro magia (con un influsso di Crowley evidente). Presentano anche una filosofia satanica, in cui si evidenzia l’esaltazione del vizio; dell’arte, perché “demoniaca” per eccellenza; della guerra, come “vita” insita nella materia; della scienza, esaltata come nemica della religione; dello “spirito”, che è soprattutto orgoglio e confidenza in se stessi; e della ricchezza, amata da Satana e che è “la materia resa perfetta sotto il punto di vista del piacere”.

Segue un “catechismo amorale” che proclama il satanismo “l’unica possibilità di realizzare materialmente i propri desideri”. Il satanismo di Dimitri sembra di tipo razionalista e pagano: “Satana siamo noi. Alla materia dell’universo Noi abbiamo dato il nome di Satana”; “Noi siamo Satana, non ammettiamo alcun dio all’infuori di Noi”. Ma d’altro canto si afferma pure che “Satana e i suoi demoni sono il nucleo della materia eterna in eterna trasformazione, in continuo movimento. Satana, l’Uomo e non dio… dio non può dove Satana regna!”. Le pretese di Dimitri non sono modeste. Proclama: “Io Marco Dimitri, dopo la morte di Crowley, la caduta di LaVey e di Manson (entrambi inutili prima e dopo la loro fine), data l’idiozia dell’idea dell’esistenza di una Chiesa di Satana, ridicolo controsenso, mi propongo quale riferimento mondiale del culto demoniaco. Il mio fine è di essere la giovane guida di tutti i demoni della terra”.

Un tale progetto non manca di essere contrastato. Tra il 1989 e il 1992 i Carabinieri si mettono sulle tracce dei Bambini di Satana attraverso diversi infiltrati. Nel 1992 c’è un’irruzione a Savignano sul Rubicone, nel Riminese, durante un rito. L’inchiesta sui conclude con un’archiviazione, ma Dimitri perde il suo impiego di guardia giurata e deve vivere con la sua attività di mago. La pubblicità – compresa la partecipazione a talk show televisivi – non è però sgradita a Dimitri, che porta i suoi adepti dall’iniziale trentina a un numero stimato fra i cento e i duecento nel 1994. Nel 1996, tuttavia, emergono accuse più gravi di violenza carnale su una ragazza minorenne e su un bambino, e anche di sacrifici umani. Dimitri è arrestato con due seguaci; nell’inchiesta sono coinvolti anche Efrem Del Gatto (pseudonimo di Sergio Gatti, 1945-1996) e l’attrice romana Cristina Bagnolini, e i Bambini di Satana conoscono una grave crisi. La custodia cautelare degli imputati dura tredici mesi.

Nel 1997 Dimitri e i suoi compagni sono assolti – in primo grado – da tutte le accuse più gravi con formula ampia (rimane solo una modesta evasione fiscale per una mancata bollatura di un libro contabile). Il 26 gennaio 2000 l’assoluzione è confermata in appello. Nel frattempo, sulla base delle accuse di una quarantenne, ex-amante del leader degli Eletti di Satana che coinvolge nelle sue accuse anche i Bambini di Satana, la Confraternita di Efrem Del Gatto e un piccolissimo gruppo di Ardea (Roma) denominato Orgasmo Nero, nel 1999 scattano nuove perquisizioni. Dimitri afferma di non avere comunque nulla a che fare con i gruppi romani, e di essere vittima di una autentica persecuzione giudiziaria orchestrata da ambienti cattolici e dal pubblico ministero bolognese Lucia Musti.

Su questo punto, Dimitri ha trovato fin dal 1997 la solidarietà del gruppo libertario che si firma “Luther Blissett”, che si è ripetutamente fatto beffe degli accusatori dei Bambini di Satana, sia a stampa sia su Internet. Si può osservare che la sovraesposizione pubblicitaria si è rivelata per i Bambini di Satana un’arma a doppio taglio: se li ha fatti conoscere a molti che, diversamente, non ne avrebbero mai sentito parlare e ha moltiplicato i loro aderenti, è anche almeno una concausa delle diverse disavventure giudiziarie.

B.: Testi e manoscritti indediti: Marco Dimitri - Stefano Lanzi - Susy Medusa Gottardi, I Bambini di Satana – Vangelo Infernale; M. Dimitri - Alessandro Chalambalakis, Il Chiodo nel Chiodo. Dialoghi fra satanisti; M. Dimitri, Re Bled. Racconto surreale. Sulle vicende giudiziarie cfr. Luther Blissett, Lasciate che i bimbi, Castelvecchi, Roma 1997. Altre informazioni si possono trovare sulla rivista aperiodica Kaffeina, edita dal movimento. Sui Bambini di Satana, si veda inoltre la tesi di laurea in Sociologia della devianza di Simone Zanin (1978-2004), Rappresentazione e amplificazione della devianza nel caso dei Bambini di Satana.

fonte: http://www.cesnur.org/religioni_italia/s/satanismo_04.htm

5Movimenti satanici Empty Re: Movimenti satanici Lun Ago 03, 2009 11:07 pm

vampireheart

vampireheart
novizio
novizio

bella la psrte su torino potrei visitare qualcosa visto che ci studio...

comunque nessun satanista ha mai chiamato il telefono arcobaleno per far chiedere di chiudere un forum cattolico...-.-''

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